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Miscela caffè arabica

Nell’espresso che beviamo ogni giorno a casa o al bar di fiducia sono presenti la miscela caffè arabica o quella robusta, il più delle volte combinate insieme in differenti quantità, o in via esclusiva l’una o l’altra. Sono le due principali varietà di caffè, le più coltivate al mondo, che rappresentano insieme ben oltre il 90 per cento del mercato. Il gusto arabica viene spesso considerato più pregiato della miscela robusta, ma non sempre è vero: in questa sede vogliamo analizzare in maniera più specifica cosa differenzia la miscela caffè arabica e la miscela caffè robusta, analizzando ogni singolo aspetto delle due varietà.

Miscela caffè arabica robusta: forma e gusto

Già alla vista è facile riconoscere la differenza tra la miscela arabica e la miscela robusta di caffè: infatti nella varietà arabica i chicchi presentano una tipica forma allungata e ovale, mentre al contrario quella robusta presenta chicchi più tozzi e di forma tondeggiante, con un tratto caratteristico al centro che prevede una sorta di solco rettilineo. La differenza non salta solo all’occhio ma soprattutto al palato, poiché gusto e aroma sono assai divergenti tra le due varietà: in genere il caffè miscela arabica si presenta più dolce e delicato, e spesso presenta anche una nota aromatica nel retrogusto dovuto alla presenza di oli. Inoltre la consistenza differisce dalla miscela robusta anche per una sorta di crema compatta che si forma nella miscela caffè arabica. Ne risulta quindi conseguenza che con la miscela robusta caffè il risultato finale è più forte e corposo, dal retrogusto più amarognolo, e la consistenza cremosa è più spessa e densa.

La quantità di caffeina nella miscela caffè arabica e robusta

L’agente attivo presente nella bevanda è la caffeina, da cui dipendono tanto le mille virtù riconosciute quanto qualche controindicazione sul nostro sistema nervoso. E la quantità di caffeina presente differisce tra la miscela caffè arabica e la miscela robusta: è stato calcolato che la robusta possiede all’incirca un quantitativo doppio di caffeina rispetto alla miscela arabica, e anche questo fattore incide sul gusto, che risulta più forte e amaro nella prima, e più dolce nella seconda. Mediamente la varietà arabica possiede da 0,8 a 1,5 per cento di caffeina, mentre la varietà robusta va da 1,7 a 3,5 per cento.

Dove vengono coltivate

La miscela caffè arabica è la più diffusa al mondo, rappresentando all’incirca il 70 per cento del mercato mondiale, e viene coltivata in luoghi georgraficamente molto ben definiti. Infatti tale varietà necessita di spiccate altitudini, tra i 600 e i 2.000 metri di altezza, coltivabile in terreni ad alto contenuto minerale, possibilmente di origine vulcanica, e dove risultano frequenti e abbondanti le piogge. Per questo motivo la varietà arabica viene coltivata in Centro e Sudamerica, e in Africa orientale.

Tra il 27 e il 28 per cento del mercato mondiale vi è la varietà robusta, che solitamente viene considerata di minor pregio rispetto alla miscela caffè arabica per il semplice motivo che è maggiormente adattabile a varie zone climatiche e tipologie di terreno, risultando più resistente. La maggior parte della produzione di caffè robusta è in Africa occidentale e in Asia, nei Paesi del sud-est come Vietnam e Indonesia. Il restante 2-3 per cento del mercato appartiene a varietà minori e poco coltivate come Liberica ed Excelsa.

Qual è il loro prezzo?

A determinare le differenze tra arabica e robusta anche sul mercato giunge in ultimo il prezzo di vendita, per cui la varietà arabica risulta più costosa anche per le difficoltà di coltivazione sopra elencate, almeno in linea generale. Ma quello che conta alla fine per la nostra bevanda, che sia la polvere per la tradizionale moka, o le più modene cialda o capsula, è la qualità della torrefazione, la capacità di unire caffè di differenti provenienze per dare vita a una miscela gustosa, in grado di far emergere gli aromi e i sapori desiderati.

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